San Casciano, intellettuali, politica e potere per comprendere e riscoprire Machiavelli e il nostro tempo
Quello scelto per valorizzare e riscoprire l’anima storica e attuale ad un tempo dell’opera di Niccolò Machiavelli, in occasione della quarta edizione del Festival “Machiavellerie”, la prima rassegna italiana di incontri, conferenze, lectio e occasioni di approfondimento, dedicati al padre della scienza politica moderna, è un tema universale e contemporaneo che coinvolge e interessa la condizione umana e le società di tutti i tempi e ad ogni latitudine del globo. L’elemento centrale che stimolerà il dialogo e gli interventi dei prestigiosi relatori, lo spunto che alimenterà il confronto e le riflessioni di alcuni dei più rinomati intellettuali del panorama culturale, tra cui Roberto Saviano, Paolo Nori, Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky, Antonio Scurati, Adriano Sofri, Lucia Goracci, Greta Cristini, Franco Bacchelli, Jeremy Barthas e Giacomo Centanaro, è il rapporto tra “Potere, politica e intellettuali” di cui Machiavelli discorre nel capitolo XVIII de “Il Principe”.
Da domani giovedì 6 a domenica 9 novembre il Teatro Niccolini di San Casciano in Val di Pesa accoglierà un’agorà culturale di respiro internazionale che si propone di riscoprire e gettare una nuova luce sulla complessa e poliedrica figura di Niccolò Machiavelli, l’ex segretario della Repubblica fiorentina esule a Sant’Andrea in Percussina, luogo in cui, desiderando il ritorno a Firenze, compose la composizione del “De Principatibus” (1513). Ad illustrare il tema della manifestazione, ideata, organizzata e finanziata dal Comune di San Casciano in Val di Pesa in collaborazione con Elastica Srl e Nous Media S.r.l |Pandora Rivista, è il consulente scientifico del festival Daniele Conti. Allo studioso, nonché docente universitario, autore peraltro di un’importante scoperta, il ritrovamento nelle collezioni della Biblioteca centrale nazionale di Firenze, di alcuni scritti sconosciuti di Machiavelli, I Quadernucci di Niccolò Machiavelli. Frammenti storici Palatini, pubblicati nel 2023, abbiamo rivolto alcune domande per indagare sul viaggio nell’arte della dissimulazione affrontato da Machiavelli, tema che ispira e attraversa quale filo rosso gli obiettivi e i contenuti dell’edizione 2025 del festival “Machiavellerie”.
Cosa vuol dire arte della dissimulazione?
E’ l’arte di saper nascondere qualcosa, che sia una pratica, un sentimento, un’emozione, una volontà.
Come la descrive e la rappresenta Machiavelli?
Una premessa è doverosa. Sia “Il Principe” che “I Discorsi” erano stati pensati per una circolazione ristretta, Machiavelli non aveva l’intenzione di pubblicarli. Credeva che gli scritti sarebbero rimasti patrimonio di una discussione fra pochi. Con “Il Principe” l’autore voleva fornire una serie di indicazioni di carattere pratico, immaginate per Lorenzo dei Medici giovane, da attuare nell’immediato. E’ nel XVIII capitolo del suo capolavoro che il padre fondatore della scienza politica moderna affronta l’arte della dissimulazione. L’opera riflette e si interroga se sia lecito praticare la dissimulazione, in che modo i principi abbiano a praticare la fede, la parola data, se occorra essere onesti sempre nelle intenzioni e nelle azioni. Per Machiavelli la saggezza del Principe consiste nell’essere anche disonesto, irreligioso, prendendo le distanze dai principi dell’etica classica, cristiana, perché il fine ultimo è il mantenimento del potere. Questo si ottiene attraverso un uso sapiente della dissimulazione che Machiavelli spiega bene con la metafora della volpe e del leone, ovvero la capacità del Principe di cogliere la qualità dei tempi, il contesto storico-politico del presente, di sapersi adattare alle situazioni ogni volta che si presentano, evitando di restare chiuso in un’idea statica e assoluta che impedirebbe di modificare il pensiero e adattarsi.
Quali sono le qualità morali e politiche nell’uomo di potere?
Per Machiavelli le qualità non hanno valore di per sé, le virtù acquisiscono importanza a seconda del contesto in cui si opera, bisogna valutare le situazioni e se la circostanza lo richiede si può tradire un valore assoluto, etico.
Un politico virtuoso deve curare la sua immagine, fare di tutto per sembrare, stare attento alla fama o l’infamia di vizi o virtù, condurre un gioco di maschere. Anche se si è buoni sembrare spietati o viceversa?
Si, deve curare la propria immagine, si tratta di un gioco di maschere molto serio che fa parte della vita e della politica. Per Machiavelli un politico è virtuoso se mostra la capacità di ottenere e mantenere lo Stato, è una capacità che si acquisisce e non è di natura etica, perché fatta di determinazione e abilità. Il Principe deve sapere usare tutte le proprie risorse morali, intellettuali, emotive per creare e mantenere saldo lo Stato, si può e si deve usare la pietà quando serve, tuttavia si può fare la parte del leone senza paura di essere limitato dai confini dell’etica cristiana. La crudeltà può essere esibita e va dissimulata, se lo richiedono le circostanze.
C’è un altro piano della dissimulazione, quello individuato nei testi di Machiavelli dal filosofo Cardano, nella pratica di scrittura praticata…ce lo può spiegare?
Cardano è filosofo e astronomo, scrive nel periodo della Controriforma, in un regime di persecuzione nel Cinquecento che obbliga gli intellettuali ad elaborare delle teorie e ad argomentare la necessità di praticare una dissimulazione religiosa, ovvero aderire in pubblico ad una fede e credere intimamente in un’altra. Cardano vede negli scritti di Machiavelli, Il Principe e I Discorsi, all’indice dei libri proibiti, alcuni dei più fulgidi esempi di come celare il proprio pensiero attraverso la scrittura. Altri autori sono affascinati dal tema della dissimulazione come Torquato Accetto, i Nicodemisti. Una pratica che si sviluppa come risposta alla repressione, alla censura religiosa.
L’iniziativa “Machiavellerie” vanta il patrocinio e il contributo di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze ed è sostenuta da Unicoop Firenze, Toscana Energia e Società Agricola Tenuta Machiavelli.
Programma e informazioni disponibili sulla rete civica e gli strumenti social del Comune e pagina Fb Machiavellerie - www.comune.san-casciano-val-
Sito :https://www.teatroniccolini.
Social: https://www.facebook.
Biglietteria on-line: TicketOne
Eventi a pagamento: Ingresso 5€
L’evento di apertura e le Istorie del Festival (Scrivere sotto censura. Teoria e pratica della dissimulazione) sono gratuiti con prenotazione consigliata, fino ad esaurimento posti
I biglietti degli eventi a pagamento e le prenotazioni per gli eventi gratuiti sono disponibili su TicketOne oppure direttamente presso il Teatro Niccolini (negli orari di apertura indicati sul sito o un’ora prima dell’evento).
Presentando il biglietto, oppure acquistandolo direttamente al Teatro Niccolini, riceverai un buono da 3€, spendibile negli esercizi aderenti di San Casciano.
